Informazioni
Manoscritto cartaceo, in 4°, 215 x 155 mm, [secolo XVIII], in corsivo, 192 cc. numerate con salti, le ultime 2 cc. sono di indice, fioriture, piccoli strappi marginali, senza legatura.
La prima parte del manoscritto contiene: Tractatus de pulsibus, Tractatus de febribus (suddiviso in capitoli che descrivono i vari tipi di febbre); Dissertatio de reumatismo et artrithide; Dissertatio de morbij infanti (suddiviso in più capitoli): la descrizione delle patologie è seguita dalla spiegazione di sintomi, cause, prognosi e cura. Praelocutio ante Praxij Medica, suddiviso in più capitoli con la data finale 12 luglio 1766. La seconda parte contiene la Semiotica suddivisa in XXIV capitoli e datata 6 dicembre 1766. La parte terza contiene: De Therapautica, suddivisa in 2 sezioni e vari capitoli. Nelle 2 carte successive si trova un indice in ordine alfabetico datato 1 gennaio 1767, seguito dai nomi dei medici che tenevano le lezioni a Palermo, a partire da Paolo Sgroi. Sul verso dell'ultima carta, Salvatore Bentivegna, evidentemente l'autore del manoscritto, racconta la sua venuta a Palermo da Caltagirone per studiare medicina il 1 ottobre 1765.
La prima parte del manoscritto contiene: Tractatus de pulsibus, Tractatus de febribus (suddiviso in capitoli che descrivono i vari tipi di febbre); Dissertatio de reumatismo et artrithide; Dissertatio de morbij infanti (suddiviso in più capitoli): la descrizione delle patologie è seguita dalla spiegazione di sintomi, cause, prognosi e cura. Praelocutio ante Praxij Medica, suddiviso in più capitoli con la data finale 12 luglio 1766. La seconda parte contiene la Semiotica suddivisa in XXIV capitoli e datata 6 dicembre 1766. La parte terza contiene: De Therapautica, suddivisa in 2 sezioni e vari capitoli. Nelle 2 carte successive si trova un indice in ordine alfabetico datato 1 gennaio 1767, seguito dai nomi dei medici che tenevano le lezioni a Palermo, a partire da Paolo Sgroi. Sul verso dell'ultima carta, Salvatore Bentivegna, evidentemente l'autore del manoscritto, racconta la sua venuta a Palermo da Caltagirone per studiare medicina il 1 ottobre 1765.
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