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Venezia, Gabriele Giolito de Ferrari, 1560. In 4°. Grande marca tipografica al frontespizio, capilettera e fregi incisi in legno, antiche note marginali, fioriture e aloni di umidità, piccolo foro di tarlo al margine bianco del frontespizio, legatura del secolo XIX in pergamena rigida, dorso liscio con vecchi tasselli cartacei, parzialmente staccata dal volume. Insieme nel lotto: Girolamo Ruscelli, "Lettura sopra un sonetto dell'illustriss. signor marchese della Terza alla divina signora marchesa del Vasto", Venezia, 1552 e "Discorsi del conte Annibale Romei gentil'huomo ferrarese, divisi in sette giornate", Venezia, 1619.
I opera: Prima edizione. Dialogo pubblicato durante il soggiorno veneziano, dedicato a Melchiorre Biglia, in cinque libri, ambientato a Murano, avente come principali interlocutori Trifone Gabriel, Giangiorgio Trissino, Paolo Manuzio e Francesco Luigini. Nell’introduzione l’autore spiega che oggetto dell’opera sarà quanto «al Poeta s’aspetta per cagione degli ornamenti che consistono nelle parole et nelle particolar sentenze».
I opera: Prima edizione. Dialogo pubblicato durante il soggiorno veneziano, dedicato a Melchiorre Biglia, in cinque libri, ambientato a Murano, avente come principali interlocutori Trifone Gabriel, Giangiorgio Trissino, Paolo Manuzio e Francesco Luigini. Nell’introduzione l’autore spiega che oggetto dell’opera sarà quanto «al Poeta s’aspetta per cagione degli ornamenti che consistono nelle parole et nelle particolar sentenze».
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